Lo scorso dicembre, un ragazzo bellunese si connetteva a un sito di community dove intratteneva, a scopo di amicizia, delle e-mail con una ragazza russa. I contatti proseguono finché la ragazza si dichiara disposta a venire in Italia per conoscerlo ed eventualmente sposarlo. Inizia così una serie di richieste di denaro per sostenere le spese del viaggio. Il ragazzo le invia un primo vaglia on-.line di 150 euro e poi altri per un totale di 2000 Euro. Dopo alcuni giorni riceveva copia del passaporto di nazionalità russa della avvenente ragazza, contestualmente al numero di telefono. Che però risultava inesistente, come probabilmente è inesistente la ragazza. Solo allora il ragazzo intuisce la truffa e sporge denuncia dell’accaduto all’Ufficio della Polizia Postale di Belluno.