Il Veneto è protagonista di numerose iniziative nell’ambito della Settimana Mondiale dell’Allergia Alimentare che si svolge in questi giorni, a cura del Centro di Specializzazione Regionale per lo Studio e la Cura delle Allergie e delle Intolleranze alimentari dell’Azienda Ospedaliera di Padova, in collaborazione con l’Associazione Italiana Allergie Alimentari – “Food Allergy Italia”. Tre gli appuntamenti principali: mercoledì 12, con inizio alle 18.30 presso il Centro Culturale S. Gaetano in via Altinate 71 a Padova, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, è fissata una Conferenza aperta alla cittadinanza sul tema “Nuove prospettive e strategie di gestione”; giovedì 13, con inizio alle 15.00 presso l’Unità di Epidemiologia e Medicina di Comunità in Via Donà 11 a Padova, si terrà il meeting di apertura del Progetto di Sorveglianza Epidemiologica dell’Anafilassi inserito dalla Regione tra i Progetti di Ricerca Sanitaria Finalizzata; sabato 15 maggio, infine, giornata dedicata ai medici, con un corso interattivo che si terrà presso l’Aula Magna del Dipartimento di Pediatria dell’Azienda Ospedaliera patavina. “Si tratta – sottolinea Coletto – di un’iniziativa che gode del massimo appoggio della Regione, perché siamo di fronte a situazioni che possono indurre conseguenze anche molto gravi. E’ quindi molto importante che si agisca con forza sul piano della prevenzione, della conoscenza delle patologie e dei metodi e comportamenti per scongiurare conseguenze acute. La Regione Veneto ne è tanto consapevole che sin dal 2003 eroga la “penna salvavita” con adrenalina e dal 2004 svolge corsi dedicati al personale scolastico di tutte le scuole per formare insegnanti e personale alla gestione delle allergie alimentari e al trattamento delle emergenze”. In Veneto sono più di 55.000 gli under 18 allergici ai cibi e 23.000 i bimbi fra zero e 5 anni allergici ad uno o più alimenti: 8.500 al latte vaccino; 7.000 alle uova; 4.000 alle noci, nocciole e arachidi; 3.500 ad altri alimenti come pomodoro, grano, soia, crostacei, frutta e verdura. Una reazione allergica grave su tre avviene alla scuola materna o elementare. Solo nell’ultimo anno sono oltre 2000 gli operatori scolastici veneti che hanno partecipato ai corsi.