“Al di la del tasso di disoccupazione allargato, al quale facciamo riferimento assieme a tanti economisti ed alla stessa Banca d’Italia in virtù di una nota sentenza della Cassazione che equipara il lavoratore sospeso al lavoratore disoccupato – afferma la Cgil in una nota – , risulta grave il forte abbattimento del tasso di occupazione che ci allontana dagli obbiettivi del trattato di Lisbona”. I dati cui fa riferimento l’Organizzazione sindacale sono quelli cigo-cigs-cig/ avviamenti, cessazioni, inserimenti mobilità ecc. che fotografano l’andamento occupazionale ed economico nella nostra provincia. E le fonti Inps-Istat-Veneto Lavoro e Cgil Belluno. “I dati di Veneto-Congiuntura – conclude la nota – ancora una volta dimostrano come la ripresa è ben lungi dall’essere arrivata”. Conclusioni che non sono piaciute all’assessore provinciale alle Politiche del lavoro Stefano De Gan che liquida come inattendibili. «Contesto apertamente i dati sulla disoccupazione (10,7% nel Bellunese) diffusi dalla Cgil. Sono inattendibili, privi di valore giacché frutto di calcoli errati e diramati per motivi diversi dai principi che la Costituzione italiana e le leggi assegnano alle organizzazioni sindacali dei lavoratori». «Trovo quantomeno singolare che proprio Bressan non conosca la differenza tra disoccupati ed inoccupati – ha commentato De Gan – . Forse l’attività politica all’interno del Partito Democratico lo assorbe troppo rispetto a quella sindacale».
Ha continuato l’assessore: «I dati diffusi (…e qual è la fonte?) dalla Cgil, oltre a non essere corretti, rischiano di creare allarmismi che non giovano a nessuno. Secondo gli unici database disponibili, quelli Istat aggiornati al 31.12.2008, gli occupati nella nostra terra sono circa 94mila. Detto questo, senza ragionare per sottrazioni ma riferendosi a dati reali, registriamo (fonte Veneto Lavoro) 6.780 disoccupati con disponibilità all’impiego, a cui si aggiungono 761 inoccupati che sono, come li definisce il DL 297/2002, “tutti coloro che non hanno mai lavorato” (per esempio neo-diplomati o neo-laureati). Questi sono i numeri ottenuti grazie al prezioso lavoro di statistica svolto dal personale altamente qualificato della nostra Amministrazione, partendo dai dati che Veneto Lavoro periodicamente ci restituisce».