“Sono vicino ai lavoratori che partecipano allo sciopero generale. Abbiamo bisogno di interventi attivi, pesanti per rimettere in moto l’economia: qui in montagna ancora di più. Altrimenti, la ripresa sarà molto più difficile e molto più lenta. Lo sciopero è l’ennesimo rivelatore della crisi che stiamo vivendo. Oggi Berlusconi parla dell’inizio di una ripresa, e così facendo contraddice quello che lui stesso ha detto un anno e mezzo fa: quando affermava che la crisi era finita. Così non ha fatto che seminare ottimismo per motivi psicologici, invece di prendere dei provvedimenti anticrisi: cioè provvedimenti che rimettano in moto l’economia. Questi non riguardano le grandi opere , ma operazioni che inducono lo sviluppo delle energie alternative, dell’edilizia, del “made in Italy, della green economy. Fino ad ora, anzichè favorire la ripresa, sono stati tagliati fondi e servizi agli enti locali. La situazione è sotto gli occhi di tutti: ancora più difficoltà per i cittadini, ancora più difficoltà per arrivare a fine mese”.