Un’idea, un contatto, la nascita di una rete. West-East. Un nuovo progetto basato sulla simultaneità: fisica, concettuale, creativa. Land-art, web-art, public-art, performance, installazioni, opere diversissime tra loro, nate da personalità diverse ma scaturite da una stessa idea, “libera ed inafferrabile”, che diventa connettore tra l’Est e l’Ovest. Ogni intervento di West-East (progetto nato dall’incontro tra Bruno Cassaglia e Maurizio Follin) è composto da due azioni compiute simultaneamente in due luoghi diversi: e non importa che questi luoghi si trovino su due distinti paralleli, sarà evidenziato solo il loro essere più ad est o più ad ovest rispetto all’altro. Est ed Ovest, quindi, mai Nord e Sud: le azioni sono simultanee, poste sullo stesso piano temporale e spaziale: mai sopra-sotto, poiché nessun posto/luogo/artista è inferiore o superiore all’altro.
E’ un messaggio forte, importante in un mondo, quello di oggi, in cui sembra che ogni individuo, ogni società, ogni paese, miri a dimostrare la propria supremazia sugli altri: che sia una supremazia culturale, economica, numerica non ha importanza, basta essere al di sopra di qualcosa o di qualcuno. West-East al contrario abbraccia tutto e tutti in istanti di creatività che idealmente, e sempre su un piano orizzontale, uniscono “luoghi e dimensioni diverse” grazie a gesti che, per quanto effimeri e minimali, diventano paradigma di unione, contatto, dialogo. O è proprio la loro inconsistenza materiale, il loro essere al di sopra di ogni fisicità, la durata minima di ognuno di essi, a renderli così importanti? Interventi provvisori e precari, come lo scrivere “West” su un petalo, o riprendere un filo azzurro che corre da Savona a Belluno (ovest-est), o inaugurare una mostra nel preciso istante in cui l’altro (ad est) realizza un’installazione virtuale, si dimostrano capaci di creare una rete di interazione che, utopisticamente, può diventare universale. E non ci resta che augurarsi che lo diventi davvero.
Nicoletta Consentino
Parola
Alfonso Lentini – Bruno Cassaglia
Azione simultanea di Micro Land Art
Due minime azioni speculari e simultanee si svolgono ad est ed ad ovest, in due distinti luoghi del pianeta (Liguria e Veneto). Grazie alla carezza di un’ombra sul petalo di un fiore o al segno di una penna su una foglia, si porta a un punto di non ritorno il rapporto fra il nome e la cosa.
L’intento è far emergere il sottofondo verbale degli elementi, la natura specchiante delle parole. Restituire il nome alla cosa cui appartiene. Ricucire una frattura. Un gesto di pietas, niente di più.
Replicandosi simultaneamente, l’evento rivela il suo carattere speculare, propone un’implicita riflessione sul doppio e sottintende una tensione moltiplicatoria: l’universo è un sistema di repliche? E’ generato da uno Specchio primordiale? (A. Lentini)
East : Alfonso Lentini (Belluno) ombra su petalo (nella foto)