Giovedì sera (18 febbraio) si è tenuta nell’aula magna dell’Istituto tecnico industriale “G.Segato” di Belluno, la presentazione del libro del professor Enzo Barnabà “Morte agli italiani! Il massacro di Aigues Mortes, 1893” con l’introduzione di Mario Neri e del professor Francesco Piero Franchi. “Un importante documento e un grande pezzo di giornalismo – ha detto Franchi – scritto a mente fredda e cuore caldo, come insegnava Tina Merlin”. Un libro particolarmente raccomandato ai politici e ai giovani perché “se sostituiamo la parola italiani con senegalesi – ha osservato Franchi – e i nomi dei personaggi francesi li pronunciamo alla veneta il libro diventa di estrema attualità”. E’ la storia di una guerra tra poveri, del sottoproletariato francese e italiano. Operai che lavoravano in condizioni disumane nelle saline di Peccais, dove potevi andarci solo se avevi ammazzato il padre e la madre, come diceva il ritornello di una vecchia canzone francese. Nel 1975 il professor Enzo Barnabà si reca ad Aigues Mortes ed esamina circa 200 documenti conservati negli archivi dipartimentali. Il 16 agosto del 1893 nelle saline della Fangouse e della Gaujouse nella zona di Peccais, nascono delle rivalità tra le squadre di operai a causa del sistema del cottimo. Secondo le testimonianze raccolte dal procuratore generale, i francesi lavorano meno sodo degli italiani e alla fine la retribuzione viene ripartita in parti uguali. Si verificano dei tafferugli, ma la voce che arriva in paese è che gli operai italiani hanno aggredito quelli francesi. Si scatena la sete di vendetta e un migliaio di abitanti inferociti assediano la baracca degli italiani.Ci sono tentativi di mediazione da parte del comandante della gendarmeria e del parroco. Ma alla fine diventa una corrida che lascia a terra 9 vittime tra gli operai italiani, lapidati e infilzati con i forconi. “E solo oggi – conclude Barnabà – in Francia sono stati chiariti i fatti. E il sindaco di Aigues Mortes mi ha promesso che entro quest’anno intitolerà una strada agli italiani”.