L’emendamento che prevedeva la proroga di un anno dell’entrata in vigore del nuovo sistema telematico di gestione dei rifiuti non è neppure stato preso in considerazione, perché sull’aula del Senato è piombata l’ennesima richiesta del voto di fiducia. “Chiedevamo un po’ di tempo – dice Walter Capraro, direttore dell’Unione Artigiani e Piccola Industria – per non far sprofondare le piccole aziende in un adempimento complesso e costoso. L’ennesimo voto di fiducia ha azzerato, invece, tutte le iniziative legislative che erano state messe in campo a livello nazionale, deludendo le migliaia di piccole imprese già stremate dalla crisi economica”. In effetti, non solo era stato presentato un emendamento, ma c’era stata anche una risoluzione dell’VIII Commissione, che invitata il Governo a rivedere la norma, magari limitando la prima fase alle imprese più grandi e la seconda fase alle imprese più piccole. La situazione, dunque è definitiva: in pratica, restano confermati tutti i termini originariamente previsti, a partire dall’obbligo di iscrizione che va perfezionato entro il 28 marzo (28 febbraio per i soli trasportatori) e l’avvio dell’operatività del sistema dal 13 agosto. “L’unica proroga ancora possibile – conclude Capraro- potrebbe riguardare gli autotrasportatori: per loro e solo per loro il Ministero dei trasporti ha lasciato intravedere la possibilità di far slittare di una trentina di giorni il termine per l’iscrizione al Sistri. A questo punto, però, è bene che le imprese non facciano affidamento su alcuna proroga e prendano atto che il Governo non sente ragioni e non intendere correggere il tiro.”