“Manderanno un messaggio per dirci che loro possono prendersi tutto quello che vogliono. Ma noi manderemo il nostro messaggio: questa è la nostra terra”!
Giovedì sera a Bolzano bellunese, per la presentazione del nuovo Piano del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, i ragazzi del Blitz e il Comitato acqua bene comune (www.acquabenecomunebelluno.info) hanno preparato una rappresentazione ispirata al film Avatar, dal quale è tratta la citazione. Che ha tutta l’aria d’essere una profezia. Il riferimento è al progetto di costruzione di una centralina elettrica in Val del Mis, presentato dalla ditta bresciana Valsabbia. «Oggi oltre il 90% delle acque bellunesi è già utilizzata – ha detto il loro portavoce – ciò nonostante il consiglio direttivo del Parco ha autorizzato l’edificazione di mille metri cubi di manufatto, benché la Legge quadro sul Parco vieti qualsiasi tipo di intervento strutturale. Quindi siamo in presenza di un abuso edilizio contro il quale presenteremo ricorso al Magistrato delle acque».
Osservazioni alle quali il direttore del Parco Nino Martino ha preferito chiamarsi fuori, indicando altrove le responsabilità: «E’ il consiglio direttivo – ha detto – che ha ritenuto legittima la richiesta e lo stesso ha fatto il ministero dell’Ambiente». Erano presenti in veste di relatori Giorgio De Bona, presidente della Comunità montana bellunese, Benedetto Fiori neo commissario del Parco, Nino Martino direttore del Parco e il sindaco di Belluno Antonio Prade. Che hanno dato ampie rassicurazioni sulla disponibilità delle istituzioni a recepire le istanze della gente. Ma le loro risposte, quando l’ambiente si è surriscaldato, sono state piuttosto elusive. E De Bona si è affrettato a chiudere l’incontro.