Dolores Bortolas, Paolo Vendramini, Paolo Bello e Sergio Reolon. I due più votati saranno candidati nelle liste del centrosinistra per il consiglio regionale del Veneto, formato da 60 consiglieri di cui 48 eletti col sistema proporzionale e 12 col maggioritario. Quest’ultimi sono i posti sicuri, cosiddetti del “listino del presidente” che sarà eletto. Tanto per capirci, il figlio di Bossi, quello bocciato tre volte all’esame di maturità, ha già in tasca la nomina di consigliere regionale perché è stato inserito nel listino. In provincia di Belluno dovrebbero essere eletti due consiglieri regionali elettivi, col proporzionale, e uno con il listino del presidente. Concludiamo con una piccola provocazione sulle regole delle primarie. Tutti gli aventi diritto possono votare e quindi scegliere i candidati per il centrosinistra in Regione, siano essi elettori di destra o di sinistra. Un sistema certamente democratico che fa scegliere alla base dell’elettorato il proprio rappresentante. Tuttavia, questo sistema contiene un punto di debolezza per “eccesso di democrazia”. Infatti, se io fossi un candidato del centrodestra, porterei alle urne delle primarie tutti i miei elettori per votare i due candidati più deboli della sinistra. Così eliminerei i due avversari politici che potrebbero darmi fastidio.