“Se il buongiorno si vede dal mattino, – dice Antonio Prade sindaco di Belluno – non c’è alcun dubbio che la campagna elettorale del centrosinistra sarà noiosissima e banale. Sarà, per dirla con due parole, la solita storia: autonomia, autonomia e poi ancora autonomia. Il bellunese, lo dice oggi Giuseppe Bortolussi sui giornali, si salverà con l’autonomia! Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto è persona per bene, però lo consiglio di andarci cauto. Se facesse un salto a Palazzo Rosso, avrei modo di spiegargli che per il bellunese – per il capoluogo Belluno in prima fila – il tema della autonomia non è di attualità. E questo lo dimostra anche il fatto che gli adepti di questo sostantivo ben si guardano, poi, dal definirne con precisione forme, modi e tempi. L’autonomia, insomma, come slogan che si tira fuori dal cassetto ad ogni elezione, l’autonomia come vessillo elettorale. Una storia che dura da vent’anni e passa! , vuoi vedere che funziona ancora? Viceversa, e lo dico anche alla luce della mia esperienza di Sindaco di Belluno, noi abbiamo bisogno di INTEGRAZIONE. Dobbiamo recuperare il tempo perduto e non tagliare i legami con la nostra pianura dove, come ho detto altre volte, vi sono culture, intelligenze e risorse delle quali abbiamo urgente bisogno. Né dobbiamo perdere la nostra capacità storica di interagire con le montagne che ci circondano. Belluno e il bellunese come una straordinaria terra di collegamento, non di isolamento. E’ questo il modo migliore per valorizzare le nostre identità. Senza questa idea, che è politica e culturale insieme, la marginalizzazione del bellunese sarà sempre più profonda. Oggi dunque, nel constatare questa differenza di fondo con il centrosinistra, posso affermare che questa necessità di integrazione è una stella polare della politica di Palazzo Rosso. E ne sono molto soddisfatto”.