In merito agli articoli apparsi sul Corriere delle Alpi domenica 24 gennaio e su Il Gazzettino martedì 26 gennaio, rispettivamente dal titolo “Il Pd all’attacco sulla centrale” e “Centralina, altolà del Pd”, l’Ente Parco precisa che tutte le normative in materia ambientale sono state rispettate. “Mi si accusa – ha dichiarato il Direttore del Parco, Nino Martino – di essermi comportato in evidente contrasto con lo spirito e le norme dell’Ente Parco: niente di più falso”. Per chiarire definitivamente la questione ricostruiamo in modo sintetico ma puntuale l’intera vicenda: a. l’Ente Parco riceve una richiesta di nulla osta per la realizzazione di una centralina idroelettrica in Valle del Mis. b. Il Direttore del Parco non concede il nulla osta perché il Piano del Parco (approvato con Legge) vieta le opere di derivazione idrica all’interno del territorio protetto e proibisce la costruzione di nuovi edifici nelle zone “B” dell’area protetta (e la Valle del Mis è attualmente classificata come zona “B”). c. Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco decide di applicare l’articolo 16 “Prescrizioni per la tutela e il recupero ambientale”, delle norme di attuazione del vigente Piano del Parco. Questo articolo prevede che il Consiglio Direttivo (non il Direttore del Parco) possa autorizzare “modeste derivazioni idriche, da riservare esclusivamente agli apprestamenti che l’Ente Parco intenda favorire, promuovere, realizzare o destinare alle proprie finalità istituzionali”. Queste derivazioni sono possibili solo “previa delibera del Consiglio Direttivo dell’Ente, formulata sulla base di una perizia tecnico-scientifica che attesti le caratteristiche paesaggistiche, floristiche, vegetazionali e faunistiche delle zone di presa e delle aree umide ad esse collegate, che dichiari gli effetti ambientali dell’intervento”. d. In base alla normativa sopra citata il Consiglio Direttivo del Parco, con Delibera n. 31 del 27.11.2008, ha ritenuto ammissibile la realizzazione dell’impianto idroelettrico e autorizzato il Direttore ad esprimere, presso la Commissione Regionale V.I.A. il parere favorevole dell’Ente Parco “a condizione che, per salvaguardare l’integrità ecosistemica del torrente nel tratto sotteso dall’impianto, l’opera di captazione sia dimensionata in modo di garantire il Deflusso Minimo Vitale aumentato del 50%.
e. Il Ministero per la Tutela dell’Ambiente, del Territorio e del Mare approva la Delibera del Consiglio Direttivo.
f. Il Direttore, sulla base della Delibera di Consiglio e dell’approvazione ministeriale, rilascia il proprio nulla osta al progetto. “Quale Direttore dell’Ente Parco – ha dichiarato il dottor Martino – sono chiamato ad applicare la normativa vigente, non a commentarla o ad interpretarla in base alle mie opinioni personali. Poiché le precisazioni del Parco, su questa vicenda, sono già state numerose e circostanziate non accetterò più ulteriori ingiustificati attacchi, soprattutto se fatti dalle pagine dei giornali, al mio operato quale Direttore del Parco in merito all’iter di approvazione del progetto per la centralina in Val del Mis. Non esiterò anzi a sporgere querela nei confronti di chiunque esprima accuse infondate nei miei confronti, contestando una procedura amministrativa che è stata trasparente e inappuntabile, come dimostrano tutti gli atti depositati presso la sede dell’Ente Parco. La Delibera n. 31 del 27.11.2008 è stata presa in una riunione pubblica del Consiglio Direttivo, ampliamente commentata dalla stampa e pubblicata sul sito internet del Parco, come facciamo sempre, perché la trasparenza per noi, più che un obbligo, è una missione”.