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Incontro con lo scrittore Boris Pahor venerdì al Centro Giovanni 23mo: La Voce della Memoria

In occasione del X^ Anniversario del Giorno della Memoria- 27 gennaio 1945, l’Associazione Cultuale Verba Volant in collaborazione con l’Istituto Storico Bellunese della Resistenza e dell’Età Contemporanea e Rete Scuole per un mondo di solidarietà e di pace, ha organizzato l’incontro dello scrittore, Boris PAHOR, con gli studenti delle scuole superiori bellunesi, che si terrà venerdì 29 gennaio pv alle ore 10.30 nella Sala del Teatro del Centro Giovanni XXIII. Un gradito ritorno a Belluno, quello di Pahor, dopo che il 13 marzo 2009  aveva aperto la rassegna di poesia letteratura e  musica, Transculture 2009, organizzata dall’associazione Verba Volant. Venerdì 29 gennaio, il 96enne scrittore triestino di madrelingua slovena converserà con gli studenti dell’ultimo anno di (magistrali, liceo classico di Belluno e San Vito di Cadore, scientifico, ragioneria). Argomento del dibattito, “Necropoli”, l’intensa e sconvolgente biografia dell’esperienza vissuta dallo scrittore, nel campo di concentramento di Natzweiler-Struhof, sui Vosgi, romanzo scritto nel 1967 e tradotto in italiano solo 30 anni dopo. In che modo le tracce della memoria possono influire sulla ricostruzione della memoria, cosa ha significato essere sloveno negli anni del fascismo, vivere in una città di confine, come la terribile esperienza dei campi di concentramento possa essere comunicabile, perché un libro come Necropoli, è stato tradotto solo dopo 30 anni, sono alcune delle questioni che saranno analizzate. Boris Pahor, è nato nel 1913 a Trieste dove tuttora vive, dopo la laurea a Padova ha insegnato lettere italiane e slovene nella città giuliana. Durante la II^ Guerra Mondiale ha collaborato con la resistenza antifascista slovena e vissuto la deportazione e l’orrore dei campi di concentramento, devastante esperienza di cui rimane traccia nella sua vastissima produzione letteraria. Più volte segnalato all’Accademia di Svezia che assegna il Nobel per la letteratura, insignito nel 1992 del Premio Prešeren, il massimo riconoscimento sloveno, per la sua attività letteraria, già nominato in Francia Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura, ha nel 2007 ha ricevuto la Legion d’Onore dal Presidente della Repubblica francese.   Tra le sue opere pubblicate in italiano ricordiamo: Il rogo nel porto, La villa sul lago, Il petalo giallo, Proibito parlare, Tre Volte no- Memorie di un uomo libero. L’incontro è aperto alla cittadinanza.

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