
“Negli ultimi tempi si sono rincorse voci prive di ogni fondamento: per l’Ospedale di Agordo non è previsto nessun ridimensionamento nè, tanto meno, una chiusura: è e resterà un punto di riferimento per gli abitanti della vallata e per le migliaia di turisti che frequentano le località sciistiche”. Per lanciare questo messaggio tranquillizzante rispetto a ipotesi negative sul futuro del nosocomio agordino, l’assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri è salito oggi personalmente nel bellunese, dove ha trascorso una mattinata densa di impegni, tra i quali un incontro con i sindaci del comprensorio ed una visita all’Ospedale in questione. Con Sandri erano presenti numerosi Amministratori locali, l’assessore regionale Oscar De Bona, il presidente della Provincia di Belluno Giampaolo Bottacin, il senatore Gianvittore Vaccari, il consigliere regionale Dario Bond. “Le voci che circolavano – ha aggiunto Sandri – sono talmente false che oggi sono venuto a ragionare con il direttore generale dell’Ulss 1 Ermanno Angonese di un possibile potenziamento: stiamo approntando infatti un nuovo pacchetto di opere da finanziare attraverso i fondi nazionali ex articolo 20 previsti per l’edilizia ospedaliera, ed in questa partita terremo conto della necessità di intervenire sul Pronto Soccorso, sul Laboratorio di Analisi e sulle sale d’attesa. Non posso promettere che l’intero importo potrà essere finanziato, ma un segnale significativo verrà dato”. Tranquillizzante, Sandri, anche sul fronte del personale: “qualche difficoltà – ha detto – non vuol dire ridimensionamento, prova ne sia che abbiamo già rinnovato 2 primariati, che un terzo lo faremo a brevissimo e che ho detto ad Angonese di fare tutto il possibile per reperire anche l’altro personale di cui c’è bisogno”. Soddisfazione per gli esiti della visita è stata espressa dall’assessore De Bona: “ringrazio Sandri – ha detto – per aver accolto celermente l’invito che gli avevo rivolto a dicembre, ed anche per le notizie e gli impegni che ci ha portato. La sanità bellunese, un po’ sottostimata nel riparto del fondo sanitario 2009, lo meritava”. Sollecitato dalle domande dei giornalisti, Sandri ha affrontato anche altri temi riguardanti la sanità dell’area. “Il futuro del Codivilla di Cortina – ha detto – è in fase di esame e nulla è stato ancora deciso. Ho ricevuto una prima relazione dei tre saggi e sto preparando un dossier che sottoporrò al Presidente Galan ed alla Giunta regionale. Ogni decisione sarà presa in modo collegiale, valutando tutto con la massima attenzione, a cominciare dalla relazione dei nostri esperti e dagli esiti delle attività giudiziarie in corso”. Sandri ha anche confermato che nei prossimi giorni s’incontrerà con l’Assessore alla Sanità di Bolzano Richard Theiner per aprire un tavolo di collaborazione reciproca. “Sarà un ragionamento a tutto campo sulla sanità di montagna e sulle possibilità di realizzare assieme accordi di reciproca utilità. Ognuno – ha concluso – ha i suoi pregi, i suoi difetti ed i suoi problemi, ma credo che attorno ad un tavolo potremo trovare importanti intese, anche da inserire in un protocollo formale. Come esempio, penso all’ottima collaborazione da tempo in atto con la Provincia di Trento per le aree del Feltrino e del Primiero”.