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“Incontro con l’autore”: Antonia Arslan (“La masseria delle allodole”) sabato al Centro Giovanni XXIII

L’Ufficio Scolastico Provinciale di Belluno nelle iniziative legate alla VIIa Edizione del Progetto “Lettura Pensata” ha inserito, per gli studenti della scuola secondaria di II grado, la sezione di intercultura dedicata alla lettura dei testi “Masseria delle allodole” e “La strada di Smirne” della  scrittrice  Antonia Arslan.  Gli studenti devono produrre un breve saggio  riflettendo sul valore e la grande capacità di amare delle donne descritte dall’autrice in quella che è considerata un’epopea al femminile.
Antonia Arslan  sarà presente, per raccontare ed emozionare gli studenti, sabato 23 gennaio alle ore 10.00 presso il Centro congressi “Giovanni XXIII” in Piazza Piloni – Belluno.
BREVE BIOGRAFIA: Antonia Arslan, nata a Padova, è laureata in archeologia e ha insegnato per molti anni Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova. E’ autrice di saggi pioneristici sulla narrativa popolare e di appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla “galassia sommersa” delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra ‘800 e ‘900), di cui ha riproposto molte opere. Attraverso l’opera del grande poeta Daniel Varujan – del quale ha tradotto (con Chiara Haiganush Megighian e Alfred Hemmat Siraky) le raccolte II Canto del Pane e Mari di grano – ha riscoperto la sua profonda e inespressa identità armena. Su questo argomento ha curato, fra l’altro, un testo divulgativo sul genocidio (Metz Yeghèrn. Il genocidio degli armeni, di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravissuti armeni, con Laura Pisanello). Infine, ha scritto il suo primo romanzo La Masseria delle Allodole, perché non ha potuto farne a meno. Quei personaggi, quelle creature dal destino incompiuto e spezzato, erano lì e l’hanno chiamata. Il romanzo è stato pubblicato da Rizzoli nel 2004, è diventato un caso letterario e ha vinto una ventina di premi, fra i quali il PEN Club, il Fenice-Europa, il premio delle Biblioteche di Roma, il Manzoni e lo Stresa. A cinque anni di distanza da La Masseria delle Allodole è uscito nel febbraio 2009, ancora una volta per Rizzoli, La strada di Smirne, che riprende le vicende degli antenati armeni della scrittrice, accompagnandoli nel lungo cammino verso la salvezza, attraverso gli inquieti anni successivi alla fine della Grande Guerra, fino all’incendio di Smirne, che segna la fine di un’intera epoca e il crollo dell’Impero Ottomano

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