E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio il decreto del Ministero dell’Ambiente che prevede l’istituzione di un sistema telematico per la gestione dei rifiuti (SISTRI) che sostituirà, per le imprese obbligate, l’attuale sistema cartaceo composto da registro, formulario e MUD. Con le nuove procedure le imprese saranno obbligate a dotarsi di complessi supporti informatici per gestire i rifiuti con un notevole aumento dei costi. L’APPIA pur condividendo l’obiettivo di fornire una maggiore trasparenza sul flusso dei rifiuti rendendo più incisivo il contrasto ai traffici illeciti di rifiuti spesso gestito dalle ecomafie non può non evidenziare come si aprano una serie di problemi. “Va detto – fa notare il responsabile del servizio ambiente dell’Associazione, Lino Viel – che ciò determinerà un pesante aggravio di costi in tutte le imprese coinvolte nella filiera (produttori, trasportatori e smaltitori) che per forza di cose si trasferiranno anche sui prezzi finali e l’esperienza insegna che quando ciò accade aumentano anche i tentativi di adottare procedure poco ortodosse. La seconda questione é il poco tempo a disposizione per adeguarsi ad una riforma che ha risvolti di conoscenza informatica non banali. A tutti gli operatori sarà consegnata una chiavetta Usb contenente un programma di identificazione carico e scarico per la gestione dei rifiuti in tutte le fasi della filiera mentre i trasportatori saranno dotati sui mezzi di trasporto di una scatola nera. Ciò consentirà di avere l’intero sistema collegato in rete permettendo di monitorare in tempo reale il percorso dei rifiuti speciali. I soggetto obbligati a queste nuove procedure sono stati divisi in due gruppi a seconda delle loro caratteristiche dimensionali o di attività ma la cosa non cambia molto in quanto il primo gruppo dovrà essere operativo dal 13 luglio, per il secondo l’avvio del sistema é fissato al 12 agosto 2010”. Su questa complessa partita la CNA sta operando a livello nazionale su due fronti, precisa il direttore dell’APPIA Maurizio Ranon. Innanzitutto sostenendo la necessità di procrastinare l’avvio operativo del nuovo sistema quanto meno per le imprese più piccole che hanno bisogno di un periodo più lungo per acquisire una adeguata formazione; poi per ottenere la riduzione dei costi del Sistri e la gratità di alcuni servizi come quello di assistenza.
Le prossime settimane saranno quindi importanti per capire se e in che misura verranno accolte le richieste avanzate da diverse componenti del mondo imprenditoriale.