“Il tema della salute e dell’alimentazione dei bambini – ha affermato l’assessore all’Istruzione, Maria Grazia Passuello – è molto sentito dalle famiglie, tanto che il Comune di Belluno ha pensato ad un progetto articolato e condiviso con il mondo della scuola. Il progetto ha preso spunto dal principio che la refezione scolastica deve essere anche un momento di apprendimento di corrette abitudini alimentari che dovranno essere mantenute anche in età adulta. Ecco perché, in collaborazione tra genitori, scuola, il primo passo è stata la costituzione di un Comitato Mensa, che prevede al suo interno, otre al personale dell’ufficio Scuola, la partecipazione di genitori, insegnanti e dei dietisti della ULSS1. Il Comitato Mensa, negli anni scorsi, non solo ha realizzato corsi di alimentazione rivolti ai genitori, agli insegnanti,ai bambini ma ha anche formato i “genitori assaggiatori” in gradi di giudicare la gestione delle mense comunali in base a parametri oggettivi.
Alcune informazioni.
Il Comune di Belluno fornisce i pasti agli alunni delle materne tramite le cucine che si trovano all’interno dei plessi scolastici, e a quelli delle primarie tramite una ditta esterna. Il servizio mensa del Comune di Belluno è composto da 7 scuole materne con cucina interna (di cui due in appalto: Mussoi e Mur di Cadola); e da 3 scuole primarie servite con la tipologia del catering (scodellamento e lavaggio stoviglie presso l’office del refettorio). Insieme al comitato mensa, composto dai genitori dei bambini che usufruiscono del servizio, dalla ULSS e dalle Direzioni Didattiche, oltre che dall’ufficio scuola del Comune, l’Amministrazione ha avviato da tempo un percorso orientato a migliorare la qualità dei pasti e del servizio. Nell’ambito di tale esperienza, e malgrado i vincoli economici ed operativi con cui si trovano a dover fare i conti in questi anni le Amministrazioni pubbliche, si è ritenuto opportuno procedere anche a valutare la soddisfazione del servizio mensa delle scuole materne e primarie del Comune di Belluno, chiedendo direttamente agli interessati il parere sulla qualità dei pasti. Per questo motivo, nel mese di dicembre 2009, è stato somministrato un questionario a tutti i bambini che usufruiscono del servizio, chiedendo il loro parere sui singoli piatti attraverso la scelta tra tre semplici “emoticons” (“Mi piace molto”; “Mi piace”, e “Non mi piace”). Un altro questionario, più dettagliato, è stato somministrato contemporaneamente ai rappresentanti dei genitori riuniti nel comitato mensa. I criteri utilizzati per la costruzione di tale questionario hanno riguardato la valutazione dei livelli d’importanza e di soddisfazione relativi a vari parametri riguardanti la qualità del prodotto e del servizio secondo una scala da 1 (min) a 5 (max). Per ogni parametro (dalla freschezza dei prodotti alla pulizia dei locali o al rispetto degli orari) sono state calcolate le medie sia dell’importanza (quindi del rilievo che i genitori assegnano a quel tipo di parametro) sia della soddisfazione (ovvero il gradimento complessivo relativo a quel parametro); la media di tutte le voci relative alla soddisfazione è risultata dell’80%. Per quanto invece riguarda il gradimento da parte dei piccoli studenti, presso le 7 scuole materne (circa 470 alunni) giova sottolineare che le pietanze riscuotono una “buona gradibilità” pari o superiore all’84% per i primi piatti, i secondi e la frutta o dessert; mentre per i contorni, data anche la notoria antipatia dei ragazzi per le verdure, è pari al 58%. Presso le 3 scuole primarie che usufruiscono del catering multiporzione con scodellamento su piatti in ceramica, la gradibilità è del 65% per la frutta o dessert, del 57,7% per i primi piatti, del 49,3% per i secondi e del 43% per i contorni. I bambini delle scuole primarie hanno scritto diverse annotazioni a margine delle schede di gradimento, dando indicazioni sulle pietanze più gradite (pizza, lasagne, patate) e le pietanze meno gradite.