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mercoledì, Settembre 27, 2023
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Turismo sanitario. Sandri: “in nessun modo questa nuova iniziativa andrà ad incidere su modalità e tempi di erogazione del servizio sanitario regionale”

Sandro Sandri assessore regionale
Sandro Sandri assessore regionale

L’eccellenza sanitaria e la qualità dell’offerta turistica, due “pezzi forti” del Veneto, possono unire gli sforzi e puntare a sinergie importanti per creare una nicchia, definita “turismo sanitario”, che nel mondo, già oggi, vale centinaia di milioni di euro di fatturato. Ne sono convinti il Vicepresidente della Regione e Assessore al Turismo Franco Manzato e l’Assessore alla Sanità Sandro Sandri che oggi, a Venezia, hanno presentato un’iniziativa forte del Veneto su questo fronte, con l’istituzione di una Tavolo di Lavoro tra i due assessorati che avrà il compito di individuare aree sanitarie e tipologie di offerta turistica da integrare in veri e propri “pacchetti” per far entrare il sistema-veneto nel grande business internazionale del turismo sanitario. “Si parte da basi forti e concrete – hanno tenuto a sottolineare Manzato e Sandri – che sono le riconosciute eccellenze mondiali della nostra sanità e della nostra offerta turistica ed alcuni punti fermi, come le convenzioni sanitarie già in atto tra il Veneto e 7 importanti mutue tedesche (16 milioni di assistiti) e con l’assicurazione sanitaria privata americana Hth Worldwide (con milioni di clienti in tutti gli Usa); la capacità di sintesi tra sanità e turismo del bacino termale; gli accertati flussi di almeno un milione di cittadini della terza età che dal nord Europa ogni anno “emigrano” a sud nei mesi invernali; la realtà sanitaria americana, i cui costi per il cittadino (pur se assicurato) arrivano ad essere superiori anche del 70% rispetto ai nostri, e per questo spingono le stesse assicurazioni statunitensi ad indirizzare i loro clienti verso la sanità estera”. L’iniziativa vedrà coinvolto il sistema sanitario sia pubblico che privato, l’intero sistema turistico, e la rete di cooperazioni che il Veneto ha in atto con molte Regioni estere. Non a caso, oggi erano presenti in Regione esponenti della sanità privata veneta, i Direttori Generali delle Ullss 9 di Treviso, Claudio Dario, e 10 del Veneto Orientale, Paolo Stocco, esperti della Baviera e della Catalogna. L’occasione per il “lancio” di questa nuova offerta veneta arriverà poi a maggio quando, a Monastier di Treviso, si terrà la terza edizione di “European Medical Travel Conference” (EMTC), la più grande conferenza europea in materia di turismo sanitario, che approda in Italia dopo aver toccato Germania e Ungheria nelle due precedenti edizioni. “Questo tipo di offerta – ha detto il tedesco Uwe Klein, capo dell’organizzazione di EMTC – è poco sviluppato in Italia, ma costituisce una fonte di business molto importante, anche pensando ai mercati dei paesi arabi, la cui presenza di esponenti di spicco sarà la grande novità del meeting di Monastier. Pensiamo che per il vostro Paese una stima prudenziale sia attorno ai 207 milioni di euro di fatturato l’anno”. Sandri ha tenuto a precisare che “in nessun modo questa nuova iniziativa andrà ad incidere su modalità e tempi di erogazione del servizio sanitario regionale”. Manzato, da parte sua, ha sottolineato che “oggi dobbiamo uscire dalle difficoltà contingenti sfruttando i nuovi turismi e le possibilità che offrono strade diverse di incoming rispetto a quelle finora adottate, come questa che parte oggi”.

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