L’iniziativa strutturata, che lo scorso anno ha visto impegnati il Comune di Belluno e Dolomiti Bus, assieme ad altri comuni bellunesi (Sedico e Ponte nelle Alpi) per partecipare al “bando di cofinanziamento per la diffusione di azioni finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane ed al potenziamento del trasporto pubblico rivolto ai comuni non rientranti nelle aree metropolitane”, ha portato i suoi frutti. E’ di alcuni giorni infatti la notifica del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare al Comune di Belluno dell’ottenimento del finanziamento richiesto per l’acquisto di autobus EEV a basso impatto ambientale (Enhanced Environmentally-friendly vehicle). Il progetto, presentato da Dolomiti Bus lo scorso anno in accordo con i comuni interessati, prevedeva l’acquisto di 5 veicoli EEV, destinati al trasporto pubblico locale nelle aree dei comuni di Belluno, Sedico e Ponte nelle Alpi, a fronte di un contributo ministeriale richiesto di euro 800 mila ed una copertura garantita dall’azienda di trasporto bellunese. In realtà, il cofinanziamento riconosciuto è pari a euro 585.989,09 – IVA compresa – inferiore a quanto inizialmente richiesto ma è comunque prezioso per l’acquisto di 4 autobus EEV che andranno a sostituire altrettanti veicoli EURO 0, elevando la qualità del servizio offerto in termini di confort ed impatto ambientale. L’investimento totale previsto di euro 1.215.600 – IVA compresa; Dolomiti Bus garantirà la differenza per un importo di circa 630 mila euro, oltre a curare direttamente la predisposizione del capitolato tecnico ed il bando di gara per l’acquisto dei mezzi. Vale la pena di sottolineare che questo progetto ben si inserisce nel piano pluriennale degli investimenti di Dolomiti Bus, che prevede l’acquisto di almeno 10 autobus ogni anno per il periodo 2009-2013, investimento che la società prevede di effettuare anche in assenza di risorse pubbliche per far fronte alla necessità di diminuire l’età media del parco autobus e per migliorare l’impatto ambientale della propria flotta. Il successo di tale iniziativa è la logica conseguenza dell’accordo di più Comuni che non rientrano in aree metropolitane e della capacità dell’azienda di trasporto bellunese di reperire fondi e contributi sia a livello locale che europeo.