“In mezzo a una crisi economica e di fronte a un progetto serio di rilancio com’è la Legge sulla Montagna, non me ne frega niente dei Signori-No che vanno contro a tutto per partito preso. La montagna veneta non ha tempo da perdere con queste polemiche, e mi stupisco che invece ci sia chi, abitando nel Bellunese e (spero) vedendone i problemi, abbia voglia di inutili chiacchiere che hanno il sapore di strumentalizzazioni pre-elettorali”. Replica così il vicepresidente della Giunta del Veneto Franco Manzato alle dichiarazioni del consigliere regionale Guido Trento, che oggi ha fortemente criticato il Ddl sulla montagna presentato ieri a Belluno assieme al presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin. “Il consigliere Trento forse non sa che questo disegno di legge è stato fortemente voluto da chi vive in montagna, e che non è stato calato dall’alto, cioè dalla Giunta veneta, ma è arrivato su input delle Comunità montane, delle associazioni, delle categorie, delle Province.
E Trento non considera ciò che stiamo facendo per rilanciare le terre alte, la loro economia, il loro turismo: elenco soltanto ad esempio il fondo di rotazione per le imprese turistiche da 25 milioni di euro, il fondo di garanzia di prima istanza, i prestiti partecipativi… Per non parlare del Psr, che quest’anno destina un quarto del finanziamento alla montagna. Trento dovrebbe informarsi prima di parlare, lavorando nelle sedi in cui è stato eletto per tutelare le terre alte invece di perder tempo in inutili polemiche”. “Io questo tempo non ce l’ho – conclude Manzato – e mi permetto di dire che in questi due anni ho lavorato per la montagna, per la sua autonomia, per l’afflusso alle terre alte di finanziamenti basati non sul numero di abitanti ma sull’intenzione di investire nel territorio in senso federalista. Il consigliere Trento può dire altrettanto?”.