Oltre 11 milioni di euro per l’ampliamento dell’ospedale di Belluno. La pediatria, l’ostetricia e la ginecologia, attualmente ospitate nell’area di San Gervasio, saranno trasferite con la direzione medica nella nuova costruzione che sarà realizzata in sopraelevazione al padiglione sud dell’ospedale San Martino di Belluno. Il costo dell’intervento ammonta a 11.345.564,61 euro. Lo riferisce l’assessore Oscar De Bona il quale, al termine dell’odierna seduta di giunta, commenta: «Ho accolto con soddisfazione la proposta dei colleghi Massimo Giorgetti, Lavori pubblici, e Sandro Sandri, Politiche sanitarie, di eseguire i nuovi lavori che permetteranno di spostare anche questi reparti nella struttura principale dell’ospedale cittadino. Dopo l’analisi del governo regionale sull’effettiva disponibilità finanziaria da parte del ministero dell’Economia e dopo la sottoscrizione dell’11 dicembre scorso dell’accordo di programma tra la Regione Veneto e i ministeri del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, la giunta di Palazzo Balbi ha approvato il progetto. L’impegno di spesa sarà distribuito in 10 milioni a carico dello Stato, un milione a carico della Regione e i restanti 345.564,61 sul conto dell’Ulss 1».
Contributi per cure palliative e lotta al dolore
«La giunta veneta – continua De Bona – ancora su proposta del collega Sandri – ha approvato i criteri di estensione dei progetti per lo sviluppo delle reti di cure palliative nell’adulto riferiti al triennio 2009-2011. Lo ha fatto secondo la quota della popolazione di riferimento di ciascuna azienda sanitaria. Per il 2009 all’Ulss 1 di Belluno, che conta 129.410 residenti, ha assegnato 117 mila euro e all’Ulss 2 di Feltre, 84.740 abitanti, ha riservato 76 mila euro. Il proposito della giunta è di ripetere queste cifre anche nei prossimi due anni». Il progetto si riferisce, nell’ambito dell’Ulss 1 di Belluno, all’avvio di un nucleo di cure palliative domiciliari in Cadore e di uno in Agordino nel contesto della rete di assistenza ai malati terminali e di supporto alle famiglie; per quanto riguarda l’Ulss 2 di Feltre si intende promuovere la domiciliarietà negli ultimi mesi di vita con contestuale riduzione dei ricoveri ospedalieri, la presa in carico precoce dei pazienti, la continuità dell’assistenza e la gestione integrata dei pazienti e l’estensione della presa in carico dei pazienti terminali non oncologici. Le cure palliative sono costituite da prestazioni professionali di tipo medico, infermieristico, psicologico, di assistenza farmaceutica ed accertamenti diagnostici a favore di ammalati nella fase terminale della vita.
Ecco il comunicato dell’Uls 1 a questo riguardo:
La Giunta Regionale del Veneto ha deliberato il finanziamento per la realizzazione della nuova area materno infantile presso l’Ospedale San Martino di Belluno.
La Direzione Generale dell’ULSS esprime la soddisfazione di tutta l’Azienda e di tutti per l’impegno profuso dall’Amministrazione Regionale, dal Presidente Galan, dalla Giunta e dall’Assessore alle Politiche Sanitarie Sandri per riuscire ad ottenere il finanziamento dallo Stato, a questi dobbiamo unire nei ringraziamenti anche l’Assessore Regionale De Bona, i Consiglieri Regionali Bellunesi Bond e Trento, il Presidente della Provincia Bottacin, il Sindaco di Belluno Prade e tutto il mondo politico locale che si è impegnato senza riserve per questa iniziativa molto sentita da tutta la popolazione come testimoniano le migliaia di firme spontanee raccolte a sostegno e promozione dell’intervento.
L’Azienda da tempo ormai è pronta per avviare immediatamente le procedure tecnico/amministrative per arrivare in tempi brevi alla approvazione del progetto esecutivo e susseguentemente dopo le necessarie approvazioni tecniche da parte della Regione alla fase realizzativa una volta espletate le procedure di gara.
Da questo momento si apre una nuova fase, che vedrà impegnata la Direzione Strategica, la Direzione Sanitaria, la Direzione Medica Ospedaliera, il Servizio Tecnico Aziendale e i Reparti interessati per facilitare il percorso operativo di questa importante realizzazione i cui tempi, pur non brevissimi, saranno comunque improntati solo agli aspetti concreti e quindi si potrà finalmente veder procedere le opere tanto desiderate e necessarie.