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giovedì, Settembre 21, 2023
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Emergenza rabbia: come stanno le cose ? Sul duello Bottacin – Donazzan si inserisce Massimo Bassan, presidente della Federazione Musher e Sleddog, che sbugiarda l’assessore regionale Donazzan

In questi giorni è  polemica in provincia di Belluno sulla emergenza rabbia silvestre e con quali metodi affrontare il problema. Anche la F.I.M.S.S. (Federazione Italiana Musher e Sleddog Sport) prende posizione. Il presidente Massimo Bassan ha rivolto un pubblico ringraziamento al presidente della Provincia di Belluno, Giampaolo Bottacin che aveva lamentato nei giorni scorsi l’impossibilità di applicare l’ordinanza della Regione Veneto, emanata dall’Assessore  ai Servizi veterinari Elena Donazzan, che, secondo lo stesso Bottacin, “impone vincoli inapplicabili, che dimostrerebbero scarsa conoscenza del territorio”. Vincoli che hanno costretto l’amministrazione provinciale di Belluno ad annullare la gara dell’europeo di Sleddog, prevista a Pian Cansiglio il 2 e 3 gennaio 2010. Sostenendo la posizione del presidente Bottacin il quale ha perfettamente inquadrato la situazione con le sue dichiarazioni rese alla stampa in questi giorni, la F.I.M.S.S. sottolinea  “il paradosso dell’ordinanza”. Secondo il presidente della F.I.M.S.S., Massimo Bassan “il caso dei possessori di cani da slitta è significativo: è obbligo dover vaccinare tutti  i nostri esemplari per poter gareggiare sia in Italia che all’estero, accollandosi onerosi costi sia di veterinario che di vaccino stesso. Ma quando questa prevenzione ha senso di esistere, ci viene impedito l’utilizzo dei cani: la contraddizione in termini è più che mai evidente; è ricorrente in questi giorni nel nostro movimento la domanda sul perchè dobbiamo vaccinare gli animali quando alla prima occasione di rischio per la quale sono stati vaccinati dobbiamo fermarli. Neppure allenarli”. Oltretutto, se si è cancellata una gara di spessore europeo come la prova del Challange Italia a Pian Cansiglio, non ci capisce come sia potuta andare in scena a Cortina d’Ampezzo la dimostrazione di sleddog con i “vip”. Due pesi e due misure? Delle due l’una: o il pericolo rabbia silvestre esiste o non esiste. “Ci chiediamo che ci venga data una risposta- aggiunge Bassan – perché dobbiamo vaccinare i cani se non si ritiene la vaccinazione una valida profilassi perché se non lasciano utilizzare i cani vaccinati è come se non ne riconoscessero la validità”. Non è finita. Secondo il presidente F.I.M.S.S., Bassan, c’è una contraddizione che va risolutamente evidenziata: l’ordinanza Regionale porta data 24 Novembre 2009. In data 26 Novembre 2009, repertoriata alla Corte dei Conti il 27 Novembre 2009 pertanto di almeno due giorni posteriore all’ordinanza Regionale, c’è una ordinanza del Ministero della Salute a firma del sottosegretario On. Martini che non parla di divieto di transito degli animali ma dice che gli animali “devono essere condotti al guinzaglio o comunque contenuti in funzione della specie e tenuti sempre sotto sorveglianza da parte dei detentori” e l’art. 8 dove indica le maggiori restrizioni, parla di “ definire i territori a rischio, le zone e le modalità di vaccinazione e eventuali ulteriori misure di controllo”. Non c’è nulla, ma proprio nulla, di impedimento dell’utilizzo dei cani” conclude Bassan che aggiunge infine “Se invece esiste una ulteriore ordinanza regionale a firma dell’assessorato e/o gli enti preposti o successivi chiarimenti da parte del Ministero della Salute, chiediamo che siano resi pubblici alla cittadinanza come è OBBLIGO da parte degli enti preposti. Infatti, riteniamo al limite del grottesco la mancanza di comunicazione pubblica dell’Ordinanza Regionale: che succederà se dei turisti verranno colti con i propri cani sulle piste da sci, pertanto in ambiente agro-silvo-pastorale ? “ Infine, la F.I.M.S.S. fa ancora notare che Mercoledì 23 Dicembre 2009 è apparso sul TG5 del mattino ( all’incirca alle ore 8.36 ), un reportage sulla rabbia silvestre in cui si diceva che “ per portare i cani sulle piste da sci del Bellunese, bisogna vaccinare i cani”. “Prontamente avvisati gli organi preposti della Regione Veneto affinchè provvedessero ad ufficiale smentita – conclude Massimo Bassan, presidente FIMSS – non solo non abbiamo ricevuto alcuna risposta in tal senso ma addirittura la smentita non è stata fatta. Ricordiamo che le multe previste dall’Ordinanza Regionale ammontano a svariate migliaia di euro.” Forse però domenica a Cortina d’Ampezzo l’Ordinanza regionale non aveva valore.

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