Alle 7 di stamattina, lunedì 21 dicembre, è scattato l’allarme al San Martino di Belluno per un black out totale del blocco chirurgico, che rappresenta circa un terzo dell’ospedale e che, al momento dell’emergenza, ospitava circa settanta pazienti. L’emergenza è stata determinata dalla rottura di una tubatura d’acqua a servizio dell’impianto di climatizzazione della centrale di sterilizzazione, provocata presumibilmente dalle rigide temperature degli ultimi giorni. La grossa perdita d’acqua era in atto, secondo le prime ricostruzioni, già da qualche ora, all’interno di locali tecnici non presidiati continuativamente e si è infiltrata nel solaio sino alla sottostante sottocentrale elettrica, messa immediatamente fuori servizio dagli impianti di sicurezza. A quel punto, è venuta meno l’alimentazione elettrica, compresi i gruppi di continuità.
I Vigili del Fuoco, subito allertati, hanno messo a disposizione due potenti gruppi elettrogeni che hanno consentito, già in mattinata, di ripristinare la rete del gas medicale e dell’impianto di riscaldamento. I Vigili del Fuoco hanno anche accertato che l’acqua non ha determinato un danno strutturale alla parte dell’edificio interessata. Già dalla tarda mattinata, si è inoltre provveduto all’attivazione di un terzo potente gruppo elettrogeno (639 kwa) in modo da permettere, sin dal primo pomeriggio, il ripristino dell’energia elettrica in alcune Unità Operative.
L’unità di crisi del San Martino ha predisposto l’immediata evacuazione del blocco chirurgico. Dei pazienti presenti, diciotto erano già in fase di dimissione, diciotto sono stati trasferiti negli ospedali di Pieve di Cadore e Agordo, quindici in altri reparti del San Martino, venti negli ospedali di Conegliano, Feltre e Cortina d’Ampezzo. Grazie all’azione sinergica della Centrale Operativa 118, delle direzioni mediche ospedaliere e delle aziende sanitarie limitrofe, il trasferimento dei pazienti è avvenuto senza particolari disagi. In via cautelativa l’attività sanitaria dell’area chirurgica resterà sospesa anche per la giornata di domani (martedì 22 dicembre).
Gli uffici tecnici aziendali prevedono il ripristino della piena normalità dell’area entro 48/72 ore.