Ne fanno parte lo Spisal delle ULSS di Belluno e Feltre, l’Inps, l’Inail, l’Ispesl, i Vigili del Fuoco e la Direzione Provinciale del Lavoro. E’ stato istituito oggi (mercoledì 16 dicembre 2009) l’Organismo Provinciale di Coordinamento (OPC) di Belluno che avrà il compito di favorire la cultura della prevenzione e la tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Ne fanno parte lo Spisal delle ULSS di Belluno e Feltre, l’Inps, l’Inail, l’Ispesl, i Vigili del Fuoco e la Direzione Provinciale del Lavoro. In particolare, questo nuovo Organismo dovrà elaborare piani di attività e progetti specifici per il territorio bellunese, anche in considerazione del fatto che l’andamento dei fenomeni infortunistici e tecnopatici risente molto delle specificità e dei diversi contesti che si possono ritrovare negli ambienti di lavoro. Dovrà anche indirizzare e programmare le attività di prevenzione e vigilanza a livello provinciale e fornire risposte alle istanze provenienti dal territorio per supportare le aziende nell’adempimento degli obblighi previsti dalle norme. Dovrà inoltre promuovere la cooperazione con le Parti Sociali e con altri Enti per le funzioni di promozione della salute. Le funzioni di Presidenza e organizzazione dell’Organismo Provinciale di Coordinamento sono affidate all’ULSS di Belluno che le eserciterà tramite il Servizio Spisal. «Gli infortuni sul lavoro – spiega la dottoressa Daniela Marcolina, direttrice dello Spisal di Belluno – rappresentano un gravissimo problema sociale e sanitario. Per una società moderna la perdita di un lavoratore per mancanza di misure di sicurezza è inaccettabile. Anche se il fenomeno infortunistico in Provincia ha presentato in questi anni un progressivo calo, è necessario il contributo di tutte le forze sociali per consolidare i risultati raggiunti e migliorare ulteriormente il benessere sul posto di lavoro. Il costituendo Organismo si prefigge, quindi, di favorire lo sviluppo degli interventi di prevenzione già intrapresi dai singoli Enti, programmando, inoltre, concrete azioni sinergiche per il perseguimento dell’obiettivo comune di migliorare la sicurezza e di promuovere la salute nei luoghi di lavoro». La pianificazione degli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro e il coordinamento delle attività di vigilanza fra gli Enti deputati al controllo in materia di tutela e sicurezza sul lavoro erano già stati previsti più di 10 anni (con il D.Lgs. 626/94), attraverso l’istituzione dei Comitati di Coordinamento Regionali e Provinciali. Tuttavia non dappertutto si sono istituiti tali Comitati o comunque, pur istituendoli, non si sono resi pienamente operativi. Nel 2007, con la legge di delega al Governo per il riordino della normativa sulla sicurezza sul lavoro, si è rinnovato l’obbligo di una «razionalizzazione e coordinamento delle strutture centrali e territoriali di vigilanza al fine di rendere più efficaci gli interventi di pianificazione, programmazione, promozione della salute». Tuttavia, anche in assenza di tali direttive, in provincia, già da qualche anno, si è proceduto spontaneamente a forme di coordinamento territoriale efficaci. Infatti, gli enti provinciali ULSS (SPISAL di Belluno e SPISAL di Feltre), INAIL e DPL, pur nell’ambito dei distinti ruoli istituzionali e delle specifiche competenze, hanno attivato importanti forme di comune collaborazione a sostegno di azioni dirette a favorire la cultura della prevenzione e la tutela della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro del territorio bellunese, sino a giungere ad esempio a specifici protocolli d’intesa per la vigilanza congiunta nel settore dell’edilizia. Oggi si è arrivati alla istituzione formale del coordinamento regionale e provinciale fra questi Enti, allargandolo anche a INPS, Vigili del Fuoco e ISPESL.