La Giunta del Veneto ha destinato l’importo di 25 mila euro al Comune di Feltre per la formazione dei Piani degli Interventi finalizzati all’adeguamento dello strumento urbanistico generale. «Si tratta – spiega l’assessore Oscar De Bona – del finanziamento di un progetto pilota il cui protocollo d’intesa era stato sottoscritto ancora nel 2003 tra il Comune, la Provincia di Belluno, la Regione Veneto e il ministero dei Beni e Attività culturali. L’iniziativa, ora presentata in giunta dal collega all’Urbanistica Renzo Marangon, tiene conto che il Comune di Feltre intende procedere alla revisione del proprio Piano urbanistico dal momento che il territorio comunale è interamente tutelato da vincolo paesaggistico. Pertanto il progetto di revisione presenta specificità tali da renderlo particolarmente idoneo all’approfondimento di tematiche attinenti alla salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali». Nella relazione è evidenziato che il territorio di Feltre, zona di contatto tra l’area dolomitica e quella prealpina, unitamente alla zona umida di Celarda, è costituito in riserve naturali per l’alto valore floristico, biologico e paesaggistico. Tracce dell’importanza assunta dalle montagne situate a nord della città sono reperibili fin dal XVIII secolo grazie alle relazioni prodotte dai primi botanici esploratori (Tita e Zannichelli). Nel considerare il territorio feltrino si possono individuare, per semplicità descrittiva, sei unità geografico-paesaggistiche: settore dolomitico nel Parco Nazionale; settore submontano, in prossimità dei confini del Parco, e delle colline terziarie; fondovalle; settore collinare e submontano con rilievi prealpini isolati (Miesna, Telva, Aurin); Monte Tomatico; ambiti fluviali. Il principale “sentiero verde” si trova a 4 km da Feltre, in frazione Cellarda, alle pendici del Monte Miesna, dove si può visitare il “Vincheto”: si tratta di una riserva naturale di popolamento animale e vegetale, classificato come “zona umida di interesse internazionale”, che appartiene al Demanio dello Stato ed è gestita dal ministero delle Risorse agricole, alimentari e forestali. Un “sentiero natura” collega pure la base del Miesna con il santuario di San Vittore: per ogni tratto della salita sono stati indicati la qualità delle piante, le condizioni pedologiche del terreno, gli aspetti faunistici. L’alta via delle Dolomiti n. 2 ha il suo naturale terminal a Feltre, dopo essere iniziata a Bressanone. É un percorso escursionistico-alpinistico di estremo interesse per la ricchezza dei paesaggi che si incontrano e la rarità delle specie floricole. Altri sentieri verdi si possono percorrere da Feltre alle pendici del Monte Tomatico, a Sud; verso la pedemontana di Cart e Boschi di Villabruna, a Nord. Oltre a questi il Pat prevede la realizzazione di alcuni parchi: il Parco urbano lungo il torrente Uniera e la nuova strada di gronda; il Parco agricolo lungo il rio Ligont; il Parco urbano lungo il torrente Colmeda; il Parco agricolo lungo il rio Musil.