“Non vogliamo nemmeno immaginare che i parlamentari, compresi quelli bellunesi, cancellino uno dei pochi provvedimenti strutturali che stanno producendo effetti positivi sul mercato delle costruzioni” afferma Walter Capraro, direttore dell’Unione Artigiani e Piccola Industria. E’ passato esattamente un anno e ci risiamo: nella finanziaria 2010 approdata in questi giorni al Senato, il governo tenta nuovamente di far sparire gli incentivi per il risparmio energetico. “Esattamente come un anno fa – prosegue Capraro – si sta perpetrando il tentativo di non prorogare gli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici e di ridurre lo sgravio a un poco interessante 36%, per di più spalmato in un decennio. Sinceramente, pensavamo che, dopo la marcia indietro che è stato costretto a fare nel 2008, il governo non cadesse di nuovo in questo errore, che è insieme politico ed economico!”La situazione, in effetti, è identica a quella dell’anno scorso e la reazione a questo nuovo tentativo di sopprimere o quantomeno limitare gli incentivi sul risparmio energetico si preannuncia, come allora, dura e decisa, tanto più che, in questo modo, verrebbe compromessa anche l’efficacia del Piano casa della Regione Veneto, che molto ha puntato sui temi dell’ecosostenibilità e delle fonti energetiche rinnovabili. “E’ irresponsabile che ogni anno ci si trovi in una situazione di incertezza. La riqualificazione energetica – fa notare Capraro – era e resta una prospettiva di medio-lungo periodo. Lo è per i proprietari delle abitazioni che devono pianificare gli interventi e le spese. Ma lo è soprattutto per le imprese, come quelle di costruzione, i serramentisti e gli installatori d’impianti, che anche in questa Provincia hanno intrapreso, da tempo, un percorso di riqualificazione delle proprie aziende in direzione dell’ecosostenibilità e del risparmio energetico.”Una riduzione dei “bonus” fiscali, infatti, avrebbe cadute pesanti non solo sulla bioedilizia, ma anche su tutte quelle attività di riqualificazione energetica degli edifici che da qualche anno sono sempre più richiesti da un mercato che si sta lentamente, ma significativamente, spostando dalle nuove costruzioni ai recuperi e al restauro. “Gli sgravi fiscali – conclude il direttore dell’Uapi – servivano e servono a sostenere un processo complesso e articolato, la cui meta finale è proprio l’aumento della quota dei recuperi edilizi di qualità rispetto all’edificazione di nuove costruzioni. Togliendo o riducendo gli sgravi si pregiudica questo percorso culturale ed economico di grande importanza per i territori e si ritorna indietro di anni.” Confartigianato Nazionale ha già depositato al Senato un emendamento in cui si propone la proroga al 31 dicembre 2012 dell’agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici, di parti di edifici o unità immobiliari, per l’installazione di pannelli solari e per interventi di sostituzioni di impianti di climatizzazione invernale.