Con 24 voti a favore e 15 contrari il consiglio comunale di lunedì 26 ottobre ha approvato la verifica di assestamento del bilancio del Comune di Belluno. Un bilancio che ha sforato il Patto di stabilità con un passivo di un milione e 600 mila euro. Come previsto, tutti e sette i dissidenti del Pdl (Domenica Piol, Francesco La Grua, Mario Visone, Orazio Da Rold, Antonio Marrone, Michele Palumbo e Antonio Uneddu) si sono pentiti ed hanno votato a favore. Pentito anche Carlo Giuliana (opposizione, Gruppo misto) che a differenza dello scorso 30 settembre, ha votato a favore “perché Prade mi commuove” ha detto. Si conclude così quello che Rasera Berna (opposizione) ha detto “un melodramma dove i fatti rappresentati non sono veri e anche la morte si riproduce. E noi attenderemo il ripetersi di questo melodramma. Ma se il sindaco dice che non ci sono stati mercimoni, promesse di poltrone, io debbo credergli – ha detto – tuttavia siamo arrivati sull’orlo del commissariamento e mi spaventa come si è minimizzata una simile situazione!”
Prade, infatti, ha negato pubblicamente qualsiasi promessa di poltrone ai dissidenti per riavere il loro voto. Ricordiamo che era trapelata la voce secondo cui la presidenza della Belluno turismo (società controllata da Provincia e Camera di commercio) andava a Marrone e un posto in consiglio di amministrazione della DolomitiBus a Visone. Sommavilla (opposizione) ha parlato di “gravi danni alla Città per lo sforamento di bilancio”. Bortoluzzi (Pdl) ha detto che “cambieranno i rapporti tra giunta e consiglio comunale” invitando alla trasparenza. Balcon (opposizione) ha invitato alla coerenza, riferendosi evidentemente ai dissidenti. Il consiglio comunale iniziato alle 16, finisce alle 18,15 in un clima surreale, dove la noia a tratti si portava via pezzi di consiglio comunale. Come se qualcuno volesse dire “ma che ci siamo venuti a fare qui, se è già tutto deciso?”. Erano assenti al momento del voto i consiglieri della Lega Nord Serafini e De Gan e il vicesindaco Colle. Prade e la sua giunta proseguono il mandato.
(nella foto sotto, il gran finale con voto per alzata di mano per un guasto al tabellone).