Mobilitazione studentesca con corteo dalla Stazione a piazza Duomo questa mattina (venerdì 9) a Belluno. La manifestazione, proclamata a livello nazionale, è stata organizzata localmente dalla “Rete degli studenti medi Belluno” (anche su Facebook e al sito www.retedeglistudenti.it). Piuttosto contenuta, per la verità, la partecipazione, al corteo c’erano 2-300 studenti provenienti dalla Istituti superiori della città, che poi si sono dispersi lasciando una cinquantina di attivisti in piazza Duomo davanti alla Prefettura. Varie le ragioni della protesta “siamo studenti che vivono in una scuola peggiorata e indebolita dai tagli dell’anno scorso. La nostra è una scuola più insicura e precaria. Una scuola che ci dà sempre meno senza opportunità per il futuro” recita il volantino. E ancora “Una scuola di qualità: senza gli euri non si fa”, alludendo ai tagli apportati negli ultimi anni. “La Gelmini dice di volere più qualità, più diritto allo studio, e insegnanti e studenti più preparati” dicono gli studenti “però i soldi per fare tutto questo non ci sono. Le scuole sono sempre più insicure e le lezioni sempre uguali e improduttive. Ci paghiamo i libri, i corsi di recupero, le gite, le attività integrative e ilo ministro Gelmini propone di ridurre ancora le ore in tutte le scuole secondarie, di aumentare gli alunni per classe e di ridurre del 30% inglese e laboratori negli istituti tecnici e di cancellare gli istituti professionali”.