Dopo la bocciatura del bilancio mercoledì 30 settembre in Consiglio comunale e il sindaco sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, i vertici provano a ricucire lo strappo. E mentre la Lega sta alla finestra ad osservare, i sette consiglieri ex Forza Italia che hanno votato no al bilancio (Domenica Piol, Francesco La Grua, Mario Visone, Orazio Da Rold, Antonio Marrone, Michele Palumbo, e Antonio Uneddu neo consigliere subentrato a Fabio Da Re divenuto assessore al posto di Denio Dal Pont) potrebbero chiedere un prezzo altissimo per salvare la giunta Prade da votazioni anticipate. La merce di scambio consisterebbe nella testa degli uomini nominati da Prade, Domenico Vescarelli alla SerSa, Ermanno Gaspari presidente della Bellunum e del portavoce Vincenzo Agostini. Oltre al reintegro al suo posto di assessore di Denio Dal Pont. Un’umiliazione che appare inaccettabile per un uomo come Prade. Ma poiché in politica tutto può accadere, occorrerà attendere la prossima seduta del Consiglio comunale entro 20 giorni, per vedere se passerà il bilancio e Prade sarà salvo.