“Gli imprenditori agricoli, e le organizzazioni che li rappresentano, sanno che sono da sempre impegnato al loro fianco per fare in modo che alle aziende siano garantiti maggiore valore aggiunto e prospettive di futuro. Sulle tematiche richiamate oggi dalla Coldiretti, circa il premio unico ho già interessato già ai primi di agosto il ministro Luca Zaia, il quale a sua volta è intervenuto presso il Ministero dell’economia perché metta a disposizione le risorse degli organismi pagatori. Quanto alla legge regionale anticrisi, le modalità di attuazione sono al centro della riunione già convocata per lunedì prossimo”. Lo ha affermato il vicepresidente della giunta regionale Franco Manzato, che ha fatto proprie le istanze segnalategli dal presidente della Coldiretti Veneto Giorgio Piazza sulle difficoltà strutturali e congiunturali del settore e l’esigenza di attivare al più presto tutti gli strumenti necessari a fronteggiare la pesante situazione. “All’interno del sistema agroalimentare, il comparto produttivo sta subendo, assieme ai consumatori, gli effetti negativi della crisi economica e finanziaria mondiale – ha sottolineato Manzato – in un momento in cui è necessario che tutta l’articolazione della filiera condivida sforzi, sfortune e fortune. Per questo sono stato a fianco di Coldiretti al Brennero contro le importazioni di derrate alimentare dall’estero, che diventano italiane nel prezzo finale ma non nel bilancio degli agricoltori, e ho proposto il disegno di legge sull’origine del latte, assieme ad altre iniziative condivise quali il sostegno ai progetti di filiera e ai progetti strategici del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, che abbiamo opportunamente rimodulato. Ora abbiamo di fronte l’impegno per dare concretezza alla Legge regionale n. 16, anche recuperando qualche ritardo della politica nella sua approvazione. Anche in questo caso assicuro che lavoreremo assieme, io a fianco delle rappresentanze del mondo agricolo, alle quali chiedo sin d’ora di appoggiare la nostra azione, con l’obiettivo comune di difendere il reddito delle nostre imprese, per sostenere qualità, economia, lavoro, ma anche cultura e identità, componenti che assieme costituiscono il tessuto produttivo agricolo del nostro Veneto”.