«E’ questo il primo contributo finanziario che ci giunge per ripristinare il tetto e la struttura portante della chiesa della Madonna delle Nevi di Val Visdende danneggiata sotto il peso della neve». Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di San Pietro di Cadore, Silvano Pontil Scala, nell’accogliere l’assessore regionale Oscar De Bona e il coordinatore provinciale della Lid (L’Intesa Dolomitica), Max Pachner, che ieri (martedì 1 settembre), in municipio, hanno consegnato al parroco don Clorindo De Silvestro l’assegno di 1.500 euro. Si tratta della somma raccolta tra aderenti e simpatizzanti della Lib, L’Intesa Bellunese (l’organismo culturale della Lid presieduto da Flavia Colle ieri impossibilitata ad essere presente causa impegni scolastici) in occasione della tradizionale festa d’estate che quest’anno si è svolta a Malga Pra Marino, in Val Visdende appunto, per festeggiare in particolare l’elezione in Provincia del comeliano Silver De Zolt. «Ci attende un lavoro tecnicamente impegnativo ed economicamente oneroso – ha detto don Clorindo nel ringraziare per la donazione. – Entro quest’anno intendiamo mettere in sicurezza la struttura, poi procederemo sulla base di ciò che sarà consentito fare dai contributi che riceveremo». Il sindaco ha riferito di aver già messo al corrente le dieci Regole che hanno competenza sul territorio della Val Visdende dell’avvio del progetto di ripristino della struttura affidato all’architetto Lucio Boni di Domegge e che l’impegno finanziario sarà consistente. «Questo che consegniamo oggi è solo un piccolo, semplice, mattone – ha aggiunto Oscar De Bona – ma auspico che se ne aggiungano di altri. Parlo di mattoni simbolicamente, perché la chiesa è costruita in pietra e legno. Intanto so che il Servizio forestale regionale di Belluno, guidato da Pierantonio Zanchetta, sta già realizzando le scandole per la copertura e che ha confermato la disponibilità ad eseguire i lavori strutturali». «Il restauro della chiesa è fortemente caldeggiato anche dal vescovo emerito di Belluno-Feltre, monsignor Maffeo Ducoli – ha sottolineato l’assessore provinciale Silver De Zolt – che ho avuto il piacere di incontrare di recente in Prefettura a Belluno». Dal canto suo, Pachner ha posto l’accento sulla generosità dei soci Lib, in particolare di Silver De Zolt, di ditte ed artisti i quali, con le loro donazioni, hanno permesso di indire una sorta di lotteria per dare il là alla raccolta fondi per il piccolo tempio. La chiesa della Madonna delle Nevi di Pra Marino era stata realizzata negli anni Sessanta su progetto dell’ing. Vincenzo Barcolloni Corte. Essa, oltre ad essere un gioiello di architettura perfettamente inserita nell’ambiente montano della Val Visdende, è diventata particolarmente cara ai fedeli dopo che il 12 luglio 1987 Giovanni Paolo II vi aveva celebrato la messa nella festa votiva di san Giovanni Gualberto, patrono degli operatori forestali.