Valerio Tabacchi, del “Progetto Borca” interviene sull’aspetto politico della frana di Cancia, che qualche tempo fa ha causato la morte di due persone. “Il riconoscimento dello stato di calamità sicuramente è utile per poter ottenere i risarcimenti – afferma Tabacchi – ma potrebbe rivelarsi un boomerang. Il Commissario individuato infatti potrebbe anche non essere il Sindaco ma direttamente il Presidente della Regione o addirittura un funzionario romano. Il rischio è che ancora una volta la popolazione di Cancia venga bypassata nelle decisioni. Spero che il Sindaco De Luca abbia chiesto chiaramente che questa nomina vada invece fatta in capo ad una figura istituzionale locale. L’Amministrazione Comunale inoltre non può limitarsi ad una telefonata, seppur preziosa, dell’on.Santanchè. E’ necessario bloccare l’iter procedurale prima che si arrivi all’appalto dei lavori. E’ una corsa contro il tempo, una volta andati in appalto i lavori per oltre 12 milioni di euro infatti, la ditta incaricata farà di tutto per eseguirli. Bene ha fatto la Regola a dichiararsi contraria al cambio di destinaziona d’uso dei terreni sui dovrebbe sorgere l’invaso, ma rischia di essere anche questo tentantivo poco durevole in quanto nulla vieta alla Regione di portare in consiglio regionale una modifica della legge regionale che regolamenta il rapporto tra Regione ed enti regolieri. Ecco allora che l’unico atto forte che può salvare dall’invaso la popolazione è una delibera comunale contro questa soluzione da inviare a tutte le autorità competenti. L’Amministrazione non deve più temporeggiare, stiamo correndo il rischio che la Regione revisioni il progetto solo in parte e che l’invaso, magari più grande, si faccia comunque. Il paese di Borca ha bisogno di un Sindaco e di un’Amministrazione forte, il gruppo Progetto Borca di cui faccio parte è disponibile a collaborare per il bene del paese ma le scelte vanno fatte subito, nette e chiare. Va istituita una commissione consiliare sulla Roa di Cancia che preveda le presenza anche di un rappresentante del Comitato per la Frana. Vanno attuate tutte le possibili operazioni per bloccare la costruzione dell’invaso come ad esempio il ritiro delle delibere di approvazione schema di convenzione con la Regione per la realizzazione dell’opera.Va chiesto al Presidente della Provincia Bottacin di chiedere alla Regione che le competenze e le risorse finanziarie per la frana di Cancia passino dal livello regionale a quello provinciale. Serve che ognuno metta in campo le proprie conoscenze per arrivare ad una soluzione positiva. Personalmente mi sono già attivato parlando con il Vice Presidente della Commissione Europea On. Gianni Pittella a cui ho mandato, grazie alla collaborazione del Comitato, anche un resoconto cronologico ed una relazione scritta sulla Frana. Si stanno interessando della questione anche l’On. Margherita Miotto e la Vice Presidente della Camera On. Rosy Bindi che non si limiteranno ad un’interrogazione parlamentare ma chiederanno una commissione d’inchiesta e presseranno il Presidente della Regione Galan e l’Assessore Regional Conta affinchè si decidano a riaprire il fascicolo della Frana di Cancia”.