Confindustria Belluno Dolomiti prende le distanze da quanto dichiarato dal segretario Proviciale della CGIL Renato Bressan, nell’articolo del Corriere delle Alpi di domenica 2 agosto, secondo il quale negli uffici dell’Associazione Industriali sarebbe stata comunicata una posizione preoccupante in merito alla Sest di Limana. “L’azienda non ha mai dichiarato queste intenzioni, nè Confindustria Belluno ha mai di conseguenza espresso tali opinioni – si legge nella nota di Confindustria – È dunque fatto molto grave che il sindacato riferisca alla stampa notizie false riguardanti aziende che stanno affrontando l’internazionalizzazione e l’andamento attuale del mercato senza ricorrere alla delocalizzazione, nè tantomeno alla chiusura”. Michele Faggioli, titolare dell’azienda, ha dichiarato: “La Sest non chiuderà e non ha nessuna intenzione di trasferire le produzioni in altri siti all’estero”. Il calo di ordinativi e di fatturato che sta mettendo alla prova la maggior parte delle imprese internazionali, e quindi moltissime fra le bellunesi associate a Confindustria Belluno Dolomiti, sta richiedendo agli imprenditori molti sacrifici in termini di investimenti e riorganizzazione della produzione e delle vendite. I sindacati, se vogliono avere una parte da protagonisti in questa fase di riposizionamento delle imprese – conclude la nota – devono saper garantire trasparenza, collaborazione e lealtà agli imprenditori, ai dipendenti e alle categorie economiche, per dare soluzioni e non problemi ulteriori ai lavoratori e alle imprese della provincia di Belluno”.