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Brunetta show a Cortina d’Ampezzo. Il ministro anti-fannulloni spara a zero su assenteismo, sud e perfino contro Scalfari, il fondatore di “Repubblica”

L’ultima picconata del ministro Brunetta è contenuta nella Legge 18-6-2009 n. 69 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile. Pubblicato nella G.U.19 giugno 2009, n. 140, S.O.) dove, all’art. 21, parla di trasparenza sulle retribuzioni dei dirigenti e sui tassi di assenza e di maggiore presenza del personale e obbliga le pubbliche amministrazioni a pubblicare nel proprio sito internet le retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché di rendere pubblici, con lo stesso mezzo, i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale. Obbliga, inoltre, “la singola amministrazione o società che conferisca nel medesimo anno allo stesso soggetto incarichi che superino il limite massimo, di assegnare l’incarico medesimo secondo i princìpi del merito e della trasparenza, dando adeguatamente conto, nella motivazione dell’atto di conferimento, dei requisiti di professionalità e di esperienza del soggetto in relazione alla tipologia di prestazione richiesta e alla misura del compenso attribuito”. Ma a Cortina InConTra qualche gorno fa, il ministro ha scelto il suoi cavallo di battaglia preferito, per conquistare la platea, ovvero quello dell’assenteismo nella pubblica amministrazione. Arricchito da una nuova parola d’ordine, la minaccia-licenziamento. “Al licenziamento dei fannulloni e di quelli che non accettano la mobilità ci arriverò, è la
medicina delle medicine ha esordito Brunetta. “Un sindacato che protegge i fannulloni – ha proseguito il ministro della p.a. – non è un sindacato serio”. Intanto, la cura antifannulloni lanciata proprio dal palco dei Cisnetto un anno fa, comincia a dare i suoi frutti. “”In 12 mesi il tassi di assenteismo dei pubblici dipendenti e’ diminuito del 40%” ha detto Brunetta. “In valore assoluto sono aumentate le giornate lavorate
di 14 milioni, pari a 60/70 mila dipendenti in piu’ durante l’anno”. Ma la rivoluzione è iniziata dal mese di luglio dell’anno scorso, quando grazie al decreto 112 il tasso di  assenteismo si ridusse del 38% ed e’ continuata mese dopo mese e alla fine dell’anno e’ rimasto 38-40%”. E come un fiume in piena il ministro ha continuato: “A luglio 2009 mi attendevo che il fenomeno si fosse esaurito. Invece ho un campione di mille
amministrazioni nelle quali siamo a una riduzione ancora a due cifre: 24% per ora, puo’ arrivare a -15%, pero’ vuol dire che il fenomeno non e’ ancora esaurito. Navighiamo oltre il 50% di riduzione, non ha eguali in nessuna altra parte al mondo”. “Tutti mi dicono – ha continuato il ministro – di aver visto ‘zombie’ comparire per la prima volta, gente che non si presentava mai”. E sulle zone dove il ‘fannullismo’ e’ piu’ alto: “C’e’ un misto-mare, con punte dell’80/90% in zone rosse della Toscana”. E poi il sud. Senza temere di provocare reazioni razziste, Brunetta è andato avanti con un attacco pesante sul Mezzogiorno. “Quello che serve è una nuova spedizione dei Mille. Mille civil servants, mille grand commis che riescano a risollevare la classe dirigente del sud, quella che soffre di più nel Paese”. Infine, Brunetta si è tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti di quello che ha definito “un solone della politica”, ovvero il fondatore di Repubblica, Eugenio Scalfari. “All’inizio mi sfottevano, mi prendevano per il culo, me ne dicevano di tutti i colori, adesso tutti zitti, non parla piu’ nessuno. Quasi mi preoccupo”. “Dedichero’ il dato di luglio 2009 al grande fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari. Aspetto le sue scuse, quando lanciai la mia campagna parlo’ di dati truccati, annunci spot. Non sono imbarazzato nei suoi confronti, penso solo che abbia preso un granchio e sia stato un po’ volgare”.

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