La premiazione avverrà oggi a Bruxelles, nell’ambito del Green Week. LIFE è lo strumento di sostegno finanziario che l’Unione Europea mette a disposizione degli Stati membri per realizzare progetti di conservazione della natura e dell’ambiente. A partire dal 1992 il programma LIFE ha cofinanziato 2.750 progetti, erogando contributi per circa 1,35 miliardi di euro. A partire dal 2005 l’Unione Europea ha deciso di premiare i migliori progetti LIFE, ai quali viene assegnato il titolo di “Best LIFE Projects”.
I criteri per individuare i migliori progetti sono stati individuati dagli Stati membri, di comune accordo con la Commissione Europea, e sono stati codificati nel corso di un incontro svoltosi a Malmoe, in Svezia, nell’aprile 2005. I criteri per premiare i progetti valutano: le ricadute positive in termini di miglioramento dell’ambiente e delle condizioni socio-economiche, il grado di innovazione e trasferibilità; l’utilità ai fini del miglioramento delle politiche europee sull’ambiente, il rapporto costi-benefici. L’obiettivo è quello di dare visibilità ai progetti più significativi, in modo da aumentare le loro ricadute positive in tutti i 25 Stati membri.
Per l’edizione 2008-2009 del “Best LIFE Environment Projects” sono stati esaminati 90 progetti, conclusi tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. I progetti sono relativi a tutti i settori di intervento del programma LIFE Ambiente: la pianificazione territoriale; la gestione dell’acqua, la minimizzazione degli impatti ambientali delle attività economiche, la gestione dei rifiuti, le politiche di produzione integrata. Tra i 90 progetti esaminati solo 22 sono stati ritenuti meritevoli del premio “Best LIFE Environment”; tra questi anche il progetto LIFE Agemas del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Si tratta di un progetto, realizzato dal Parco assieme ai Comuni di Belluno, Feltre, Pedavena, Ponte nelle Alpi e La Valle Agordina (e al quale hanno collaborato anche la Comunità del Parco e la Provincia di Belluno), che ha esteso alcune politiche di gestione ambientale, realizzate all’interno dell’area protetta, alla “macchina amministrativa” dei Comuni. I cinque Comuni coinvolti hanno così ottenuto la registrazione EMAS: un sistema europeo che consente a privati o a pubbliche amministrazioni di rivedere e migliorare la propria organizzazione interna in modo da gestire in modo ottimale gli aspetti ambientali legati alla propria attività, minimizzando i possibili impatti negativi sulle risorse naturali.