Tra i numerosi servizi già persi per la montagna, il collasso delle Comunità montane mette a rischio anche l’assistenza domiciliare agli anziani e la raccolta dei rifiuti. Una ricetta contro chi svena e umilia la montagna? Lavoro, innovazione, efficienza amministrativa e solidarietà territoriali costituiscono la bussola del buon governo che Sergio Reolon condivide con i i sindaci del Comelico. Ieri pomeriggio infatti il presidente della Provincia ha incontrato i nuovi primi cittadini eletti l’8 e il 9 giugno. “Nelle parole dei nostri amministratori”, racconta Reolon, “ho colto ancora una volta l’estremo stato di disagio delle terre alte. Due fattori, oltre all’altitudine e al clima, stanno aggravando la situazione: da un lato la crisi economica globale e dall’altro il collasso delle Comunità montane. Quest’ultima sta diventando un’emergenza acuta che rischia di mettere in ginocchio il territorio. Le Comunità montane sono state abbandonate dalla Regione e oggi sono a rischio servizi essenziali per i cittadini come l’assistenza domiciliare agli anziani, la raccolta differenziata”. Il problema non è quello di chiudere o meno gli enti, hanno affermato molti sindaci, “ma di garantire i servizi ai cittadini”. La Regione Veneto aveva promesso di intervenire con un finanziamento di 3 milioni di euro ma di tali fondi non c’è ancora traccia. “Sono molto preoccupato”, ha confessato Reolon ai sindaci di Comelico e Sappada. “Di certo noi prenderemo tutte le misure utili ad alleviare il disagio della montagna, come abbiamo già fatto, per esempio, lo scorso inverno quando siamo intervenuti immediatamente a sostegno dei Comuni per l’emergenza neve. Proseguiremo in una politica tariffaria dei trasporti in grado di far risparmiare gli studenti e i lavoratori, incentiveremo l’innovazione tecnologica per creare nuovi posti di lavoro, ma qui serve una task force di emergenza per fronteggiare l’abbandono delle Comunità montane”. Proprio nella consapevolezza dei disagi e dei problemi delle terre alte, “sono quelle che soffrono i più grandi squilibri”, Reolon ha garantito “una presenza qualificata e forte di Cadore, Comelico e Sappada nella mia giunta”.