Da unico Studenti a Unico Integrato. La proposta di Sergio Reolon per il prossimo mandato amministrativo riguarda nel suo insieme il sociale, la mobilità e l’economia. “Stiamo lavorando”, spiega Reolon, “per lo sviluppo e l’evoluzione dell’abbonamento che dal 2005 consente a tutte le famiglie di mandare i figli a scuola con il trasporto pubblico alla tariffa più bassa (quella da 1 a 5 km), indipendentemente dal percorso realmente fatto”. L’Abbonamento Integrato consentirà con un unico titolo di viaggio di utilizzare tutti i mezzi pubblici disponibili sul territorio, treno e autobus (di qualsiasi azienda, non solo Dolomiti Bus). “La prima versione di questa iniziativa che partirà dalla Provincia di Belluno”, rivela Reolon, “sarà disponibile per gli studenti e per i lavoratori, quindi con una estensione rispetto all’attuale Unico Studenti. L’altra novità è che i titolari dell’abbonamento potranno usare liberamente i mezzi che sono loro più congeniali a raggiungere il posto di lavoro o di studio. Dopo un breve periodo di sperimentazione estenderemo l’iniziativa ai turisti e, se ci sarà l’accordo con le compagnie di trasporto, a tutti i cittadini”. In pratica l’abbonato potrà scegliere di giorno in giorno se usare uno o più autobus oppure, dove disponibile, il treno. Saranno disponibili tre tipi di abbonamento, settimanale, mensile e annuale. “Lo studio è in stato avanzato. Entro la fine dell’estate ci troveremo con le compagnie di trasporto che operano nel nostro territorio e con Trenitalia per definire tutti i dettagli”. “Ancora una volta”, sottolinea Reolon, “il nostro territorio sa produrre risposte e progetti concreti per far risparmiare le famiglie e i lavoratori in questo difficile momento di crisi. Mentre c’è chi da mesi chiacchiera, noi da 4 anni facciamo risparmiare le famiglie, in particolare quelle più lontane dai servizi e dal luogo di lavoro con Unico Studenti. Diamo un sostegno alle coppie e ai residenti bellunesi per la ristrutturazione o l’acquisto della prima casa e, insieme alla Diocesi di Belluno e Feltre, siamo gli unici ad aver attivato un fondo di solidarietà per chi perde il lavoro”.
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