«Giancarlo Galan non vuole l’autonomia per Belluno! Perché sarebbe una sconfitta per il centrodestra veneto». Ad affermarlo è Valerio Tabacchi, coordinatore provinciale del Pd, che prosegue il suo intervento dicendo «Chiarito questo, stupisce come i consiglieri regionali Bond e Bottacin e l’assessore regionale De Bona siano ancora schierati a fianco del presidente della Regione Veneto Galan. Per coerenza, essendosi pubblicamente schierati invece a favore dell’autonomia per Belluno, dovrebbero prendere le distanze dal “Galan pensiero” o dimettersi. Invece, zitti zitti, fanno finta di non leggere l’ulteriore niet del centro destra veneto e si lanciano in accuse al Ptcp provinciale e al Pd. Lo fanno per sviare l’opinione pubblica dal no di Galan. Ormai però non riescono più ad essere credibili. Chi vota contro l’autonomia per Belluno nello statuto (Bond e Bottacin) e chi porta in giunta regionale il ricorso sul demanio idrico contro la Provincia di Belluno (De Bona) ha perso credibilità agli occhi dei bellunesi. Lo spopolamento della montagna e della Provincia di Belluno è un rischio concreto, bisogna agire con scelte concrete e azioni dirette come quelle promosse dalla Provincia e non con parole o qualche contributo a pioggia che non si basa su un progetto complessivo di sviluppo economico provinciale. Il Ptcp va invece nella strada giusta, si propone ad esempio, di rilanciare l’economia provinciale turistica in maniera corretta e non continuando sulla strada delle “seconde case”. Anche su questo punto va fatta chiarezza, tutti gli esponenti politici sono concordi a bollare le seconde case come scelta strategica negativa per lo sviluppo del territorio e del turismo. Evidentemente però lo fanno solo per strappare qualche applauso dagli operatori turistici quando sono invitati ai convegni, visto che all’atto pratico criticano l’Amministrazione Provinciale quando mette in atto un piano territoriale che aiuta a combattere questo cancro per il turismo in Provincia di Belluno».