“Libere” di Cristina Comencini, sabato a Ponte nelle Alpi
Giu 2nd, 2011 | By redazione | Category: Appuntamenti, Arte, Cultura, Spettacoli, Pausa CaffèL’Associazione culturale “Tina Merlin” e il gruppo Donne senonoraquandoBelluno hanno organizzato per sabato 4 giugno alle ora 20.30 , presso il PiccoloTeatro di Piane a Ponte nelle Alpi , lo spettacolo LIBERE di Cristina Comencini. La Comencini ha scritto questo “atto unico” per l’associazione DI NUOVO che lo sta promuovendo in tutt’Italia. La regia dello spettacolo è di Anna Carabetta che ne è anche interprete con la giovane attrice Perla Moriggi. Lo spettacolo , patrocinato dal Comune di Ponte nelle Alpi,si inserisce in un percorso promosso dal gruppo di donne bellunesi che, dalla grande manifestazione del “senonoraquando”, continuano a lavorare insieme e a progettare iniziative volte a colmare quel vuoto storico e politico tra il tempo delle battaglie femministe e oggi.
“Le donne della tua generazione avevano altri problemi che noi non abbiamo più. Le cose di cui parlavate, libertà di se stesse, la maternità, la sessualità , il lavoro, tutte queste cose noi le abbiamo e non c’è più bisogno di parlarne ……e non mi dire che le abbiamo per merito vostro” “Ci avete educato alla libertà, al rispetto di noi stesse, siamo andate nel mondo piene delle vostre aspettative. Solo che fuori non ne sapevano niente e tutto andava nel solito vecchio modo.”
Queste le parole della giovane che incalza una donna più matura in un confronto che, inizialmente di polemica inimicizia tra mondi “femminili” distanti, si trasforma via via in un dialogo che fa intravedere una nuova alleanza tra generazioni di donne accomunate dall’urgenza di affrontare la questione “di genere” con nuove e contemporanee prospettive.
E’ un confronto serrato in cui la libertà e la dignità delle donne emergono come diritti mai acquisiti totalmente e per sempre. Diritti da “difendere” ancor più nel contesto attuale in cui, concretamente, le donne pagano più di altre categorie sociali il deficit di lavoro, di welfare e di “stato dei diritti”. Tutto ciò senza accarezzamenti nostalgici del passato, ma attraverso la costruzione di un “nuovo codice” in cui uomini e donne insieme, si ritrovino per dare forza e concretezza ad un progetto di futuro migliore per tutti.
Allo spettacolo seguirà un dibattito che coinvolgerà attrici e spettatori.